Vigore del vigneto

vs.

qualità delle uve

MONITORARE IL VIGORE DEL VIGNETO E LA QUALITÀ DELLE UVE PER PROGRAMMARE INTERVENTI DI CONCIMAZIONE RATEO VARIABILE


Articolo a cura del Dott. Marco Sozzi, Università degli studi di Padova

 

Lo stato nutrizionale della vite e le conseguenti caratteristiche delle uve da esse ottenute sono la diretta conseguenza di numerosi fattori che possono variare in termini spaziali e temporali.

Le condizioni pedoclimatiche in primis influenzano lo sviluppo vegetativo della vite a partire dall’impianto fino all’entrata in produzione.

La corretta preparazione e lavorazione del terreno a partire dalla fase di impianto rappresenta un presupposto fondamentale per la moderna viticoltura.

Lo strato attivo del suolo infatti deve essere opportunamente gestito in fase di predisposizione delle sistemazioni idrauliche e dei livellamenti, ripristinandolo una volta terminati i lavori.

Analogamente la scelta del portainnesto deve tenere in considerazione le caratteristiche edafiche le quali possono variare a seconda delle diverse aree del vigneto.

Le differenti condizioni di crescita delle viti presenti in un vigneto caratterizzato da elevata variabilità spaziale possono determinare modificazioni fisiologiche che possono alterare i sottocicli di sviluppo della vite (principalmente differenziazione delle gemme e maturazione).

Le conseguenze di questa condizione implicano differenze, anche ragguardevoli, nella quantità di uva prodotta e nelle sue caratteristiche qualitative.

Al fine di gestire e, se possibile, correggere questa variabilità possono essere utilizzate le moderne tecnologie di viticoltura di precisione le quali prevedono interventi agronomici differenziati a seconda delle caratteristiche che il trinomio suolo-vite-clima assume in ogni area del vigneto.

Questo approccio è stato attuato all’interno di una sperimentazione biennale condotta dai ricercatori del dipartimento TeSAF dell’Università di Padova e del CREA-vit di Conegliano (TV).

Nello specifico un vigneto caratterizzato da un’elevata variabilità spaziale è stato monitorato per mezzo di un sensore spettrale attivo (GreenSeeker, Trimble Agriculture), il quale è stato utilizzato anche per la concimazione rateo variabile on-the-go del vigneto, attraverso un approccio semplificato che non richiede la preparazione di mappe di prescrizione.

Per quanto riguarda la misurazione degli effetti correttivi della concimazione a rateo variabile, sono stati identificati dieci punti di campionamento in funzione del vigore vegetativo permettendo di identificare 4 punti a basso vigore, 3 punti a vigore medio e 3 punti ad alto vigore. In questi punti è stata monitorata la dinamica di maturazione utilizzando una metodologia speditiva la quale permette di determinare analiticamente il contenuto di glucosio+fruttosio, acidità titolabile, pH, azoto prontamente assimilabile, acido malico e acido tartarico utilizzando un analizzatore colorimetrico ed enzimatico (Smart Analysis, DNA Phone).

 

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