Smart Analysis, l’analisi del colore con il metodo CIELab – IW

Misura del colore del vino con Cielab

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    Il colore del vino in modo preciso ed accurato con il metodo di riferimento CIELab

    Grazie alla nuova tecnologia Smart Analysis è possibile anche in cantina, in totale autonomia con un semplice click

    Nel 2006 l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha sostituito e declassato il metodo “classico” basato sulla misura dell’assorbanza a tre lunghezze d’onda con il metodo CIELab, che è diventato quindi il metodo di riferimento (di TIPO 1) per l’analisi del colore del vino.

    Perché?
    Metodo classico vs. metodo CIELab

    METODO CLASSICO

    utilizza 3 lunghezze d’onda 420-520-620 nm.

    Non è la reale misura del colore ma un metodo approssimato per avere indicazioni di intensità e tono.

    Anche se incompleto, questo metodo è stato utilizzato (e tutt’ora si utilizza) come misura del colore sia per la semplicità del metodo e interpretazione del dato, sia per un limite tecnologico degli strumenti maggiormente utilizzati.

    Coefficienti del metodo classico:

     

        •  Intensità = A420 + A520 + A620
        • Tono = A420 / A520

    METODO CIELAB

     utilizza 80 lunghezze d’onda tra i 380 e 780 nm.

    È la rappresentazione del colore più vicina alla percezione umana.

    Utilizzando specifici algoritmi che simulano il comportamento dell’occhio umano, le 80 lunghezze d’onda vengono trasformate in tre coefficienti C, H e L che rappresentano in modo univoco e oggettivo le caratteristiche cromatiche di ogni campione di vino.

    Coefficienti del metodo CIELab:

        • a = rosso/verde, b = giallo/blu
        • Chroma = (a2 + b2)1/2
        • Heu = arctan(b/a)
        • L = degree of lightness

    In generale, i vantaggi del metodo CIELab rispetto al metodo “classico”:

    • fornisce un’analisi del colore reale usando tutto lo spettro del visibile tra i 380 – 780 nm

    • permette di distinguere in modo univoco e oggettivo le caratteristiche cromatiche del vino

    • è l’ultimo standard di colorimetria Internazionale (CIE) ed è la rappresentazione del colore più vicina alla percezione dell’occhio umano

    • permette una facile rappresentazione sia numerica che grafica del colore

    • è l’unico metodo che permette di quantificare numericamente le differenze di colore tra diversi campioni di vino

     

    Per realizzare l’analisi del colore con il metodo CIELab (secondo OIV) occorrono:

    • Spettrofotometro, per misure di assorbimento in trasmissione su tutto lo spettro del visibile 

    • Algoritmi di calcolo complessi per convertire i dati di assorbanza nei tre coefficienti L, C e H

    • Software grafico per la rappresentazione del campione nello spazio colore

    La tecnologia spettrofotometrica e gli algoritmi di calcolo erano già presenti fin dalla definizione del metodo CIELab.

    Il grande limite nella diffusione di utilizzo del metodo è legato principalmente alla mancanza di un software in grado di rappresentare e interpretare in modo semplice i risultati nello spazio colore.

    Grazie alle nuove tecnologie è oggi possibile realizzare la misura del colore con il metodo CIELab, secondo le linee OIV, in modo estremamente semplice e rapido, con un semplice click!

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